Primavera in Romagna tra piante officinali ed erbe spontanee

Primavera in Romagna tra piante officinali ed erbe spontanee

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Primavera in Romagna tra piante officinali ed erbe spontanee. “Romagna mia, Romagna in fiore…”. Sulle note dell’inno della Romagna per eccellenza e con la primavera nel pieno dei suoi profumi e colori, l’itinerario migliore lungo la Strada della Romagna ci porta a scoprire erbe, piante e ortaggi tipici di stagione.

Le erbe officinali a Casola Valsenio

Punto di partenza obbligatorio è il Giardino delle erbe di Casola Valsenio, l’orto officinale più grande d’Europa. E’ stato nel 1938 da Augusto Rinaldi Ceroni per conservare e coltivare erbe di interesse medicinale e aromatico. Oggi il giardino custodisce quasi cinquecento specie di piante officinali utilizzate in cucina, medicina e cosmesi fin dall’età medievale. E’ possibile prenotare visite guidate lungo diversi itinerari tematici oppure organizzare una gita in una delle giornate speciali che ogni mese vengono organizzate. Tra gli eventi ricorrenti ci sono una passeggiata con riconoscimento e raccolta delle erbe commestibili, visite guidate, mostre fotografiche. Ma si può partecipare anche a incontri sulle essenze e sulle erbe magiche della tradizione romagnola o gustare menù a base di ortaggi e fiori edibili nei ristoranti del posto.

La cucina dell’orto

La Primavera in Romagna è  la stagione ideale per sperimentare in cucina i mille sapori dell’orto. Tra le erbe spontanee più golose ci sono sicuramente gli asparagi selvatici e gli strigoli o stridoli. Sono due ottimi condimenti per le tagliatelle e non solo. E tra gli ortaggi che dire del carciofo moretto di Brisighella? Una visita a questo bellissimo borgo medievale è d’obbligo nelle giornate in cui celebra questa prelibatezza dell’orto. Le prime domeniche di maggio degustazioni, bancarelle e menù della tradizione sono tutti dedicati a questa varietà autoctona di carciofo, che nasce spontanea nei calanchi gessosi dell’Appennino brisighellese. Leggermente amarognolo, fresco e appetitoso, è buonissimo leggermente lessato e condito con un po’ di sale e olio extravergine d’oliva Brisighello Dop della società agricola Terra di Brisighella.

Un’alternativa gourmet è cucinarlo in tegame con un ripieno di mora romagnola e Parmigiano Reggiano. Per chi ama godere i sapori della primavera ma non freme dalla voglia di mettersi ai fornelli Brisighella propone ristoranti e agriturismi rinomati. Ad esempio locanda e ristorante La Cavallina si distingue per una cucina tradizionale rivisitata in stile contemporaneo. Invece l’agriturismo Rio Manzolo propone pasta tirata al matterello e ingredienti di stagione a km zero. E per chi vuole fermarsi un po’ di giorni in più e gustarsi con calma i sapori della primavera romagnola l’agriturismo Gianni Fantuzzi offre appartamenti rurali indipendenti con piscina in due distinti poderi.

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