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Comune di Massa Lombarda
Nel corso del Novecento, Massa Lombarda è sempre stata considerata territorio privilegiato per “le conquiste femminili”. Esistono infatti molti aneddoti legati alle “incursioni” dei forestieri in cerca delle belle massesi.
Massa Lombarda si trova a ovest di Lugo, lungo la strada provinciale San Vitale SP253R.
Questa città abbracciata dai frutteti, fin dalle sue origini, nasce e cresce nel segno dell’ospitalità. Nel 1251, infatti, ottanta famiglie in fuga dai territori di Brescia e di Mantova, a causa delle vessazioni dei feudatari locali, ricevettero rifugio e ospitalità in quello che allora era solo un piccolo borgo ai margini della selva di Lugo e che oggi è divenuta una città conosciuta come terra ospitale e della buona cucina. Visitare Massa Lombarda significa anche conoscere il “paese della frutta”. Qui, infatti, alcuni pionieri, tra la fine ell’Ottocento
e gli inizi del Novecento, sperimentarono i primi impianti, a livello nazionale, nella coltivazione degli alberi da frutto, in particolare dei peschi, dando impulso alle prime esportazioni di frutta verso l’Europa, tanto che nel 1927 la città fu sede della Seconda Esposizione Nazionale di Frutticoltura. Ancora oggi, guardandosi intorno a Massa Lombarda, tutto “parla” di frutta.
Non è possibile risalire con esattezza alla data d’origine dell’abitato di Massa Lombarda, derivando questo da un agglomerato agricolo ai margini della selva di Lugo, di cui è però dimostrata l’esistenza fin dall’VIII secolo d.C. Dopo l’anno Mille fu una terra contesa tra gruppi religiosi, potenti feudatari, comuni e signorie che si alternarono, nel corso dei secoli, al governo della città.
Una data importante per Massa è il 1251: in seguito all’episodio che vide il paese offrire ospitalità alle popolazioni lombarde in fuga, il suo nome passò da Massa Sancti Paoli a Massa dei Lombardi e, da lì, a Massa Lombarda. Nel 1440 la città fu venduta da Papa Nicola III agli Estensi, che la tennero fino al 1598 portandole il suo periodo di massimo splendore. Sotto il loro governo, Massa Lombarda arrivò persino a coniare una propria moneta.
Con l’invasione napoleonica questo territorio passò al dipartimento del Rubicone, per poi tornare allo Stato della Chiesa, rimanendovi fino al 1859, quando entrò a fare parte del Regno d’Italia, venendo decretata città nel 1889.
Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, Massa Lombarda si propose al mondo come sede dei primi esperimenti sugli impianti di alberi da frutto e sulla coltura della barbabietola da zucchero. Durante il fascismo la cittadina fu teatro di episodi di repressione perpetrati dai nazi-fascisti sulla popolazione civile che resisteva al regime. Il più cruento fu la strage delle famiglie Baffè e Foletti, avvenuta il 17 ottobre del 1944.
Oggi è un fiorente polo agricolo-industriale.
Nel corso del Novecento, Massa Lombarda è sempre stata considerata territorio privilegiato per “le conquiste femminili”. Esistono infatti molti aneddoti legati alle “incursioni” dei forestieri in cerca delle belle massesi. Oltre al dato aneddotico, una base di riferimento storica può trovarsi da un lato nella precoce emancipazione femminile dovuta all’occupazione nelle fabbriche di trasformazione all’intensa vita notturna che ha sempre caratterizzato Massa Lombarda e i suoi locali storici. Una delle conseguenze più spiritose della storica rivalità tra Massa Lombarda e Conselice è il detto dialettale attributo ai cittadini massesi la cui traduzione è: “A Massa ne hanno il doppio”, nato per descrivere la caratteristica indole campanilistica e competitiva che li ha sempre contraddistinti.
In questa zona è ancora molto viva la credenza atavica legata ai “segni” di San Paolo, una sorta di sistema che elabora le previsioni meteorologiche dell’anno entrante basato sull’osservazione dei fenomeni naturali dei primi ventiquattro giorni dell’anno, ovvero i giorni che precedono la festa del patrono. Le indicazioni scaturite dall’osservazione dei primi dodici giorni di gennaio forniscono, nell’ordine, le indicazioni meteorologiche per i primi quindici giorni di ogni mese dell’anno. Le indicazioni dei restanti quindici, sono ricavate dai dodici giorni successivi (partendo da dicembre a ritroso). L’osservazione del giorno del patrono, invece, fornisce valutazioni sull’andamento generale dell’annata: la pioggia predice abbondanza, il sole, carestia. Una giornata nuvolosa indica un anno normale, il vento è presagio di guerra, la nebbia porta un anno poco propizio per la salute. A questa credenza il paese dedica anche la sua festa patronale “San Pêval di Segn” che si tiene in gennaio.
SCOPRIRE MASSA LOMBARDA
PALAZZO COMUNALE
Piazza Matteotti, 16
Spostandoci sul lato nord, incontriamo l’imponente palazzo che oggi ospita gli uffici comunali. Il suo prospetto è costituito da un portico a cinque arcate su pilastri a bugnato liscio, ai lati dei quali sono addossate semicolonne doriche. La quattro finestre della facciata mostrano semplici cornici coronate da classici timpani curvilinei. Nel braccio laterale del fabbricato, invece, le finestre denotano ancora un’impronta tardo barocca.
TORRE DELL’OROLOGIO
Sul lato ovest della piazza si innalza la settecentesca torre progettata da Cosimo Morelli, che è il vero simbolo architettonico della città.
Fino alla prima cornice sale con un nitido volume geometrico scandito da semplici riquadrature, nell’ultima delle quali è collocato l’orologio. I piani successivi, ad angoli smussi e marcati da un cornicione, sono alleggeriti da arcate balaustrate. La torre nasce lineare, si arricchisce successivamente di un misurato movimento, culminante nel bordo mistilineo della cupoletta. Adiacente alla Torre, sempre opera dell’architetto Morelli, occupa l’angolo sudovest della piazza Palazzo Zaccaria Facchini, edificio di notevole
valore architettonico.
CHIESA ARCIPRETALE DELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO
Via Vittorio Veneto
Lungo il corso principale della città, a pochi passi dalla piazza, la cinquecentesca Chiesa Arcipretale di San Paolo. Bell’esempio di architettura romanica, di severo stile basilicale, a tre navate.
Sorge sulle rovine di una chiesa più antica, orientata in altro senso, e conserva all’interno pregevoli tele e un bel coro ligneo settecentesco.
CHIESA DI SANTA MARIA DEL CARMINE
Via Rustici
Sempre sul corso principale si affacciano la Chiesa di San Salvatore, piccola chiesa della fine del Settecento, e la Chiesa di Santa Maria del Carmine. A quest’ultima, ricostruita in stile barocco nel 1640, sulle rovine di quella più antica distrutta da un terremoto, è annesso convento e chiostro. È considerata, tra le chiese erette dai Carmelitani, uno dei più begli esempi di architettura barocca e attualmente è utilizzata come sala per manifestazioni culturali.
CENTRO CULTURALE CARLO VENTURINI
Viale Zaganelli, 2 – Visitabile tutti i giorni – Ingresso gratuito Info tel. 0545 81388; e-mail venturini@sbn.provincia.ra.it
Polo culturale della città, ha sede presso lo splendido edificio Liberty di viale Zaganelli. Costruito all’inizio del Novecento come sede della scuola per l’infanzia Pueris Sacrum, l’edificio, che si sviluppa su di un unico piano, è stato oggetto di un importante restauro e inaugurato, nella sua nuova veste, nel maggio 2007. Il centro è intitolato a Carlo Venturini, medico e diplomatico dell’Ottocento, che ha donato al Comune la sua ricca ed eterogenea collezione: materiale archeologico, mineralogico, ceramico, artistico, iconografico e librario. Il centro culturale si articola in otto sezioni fra cui si ricordano: la preziosa Collezione Venturini, che include materiale archeologico, ceramico, numismatico e altre vestigia, la Pinacoteca con opere del Garofalo, del Bastianino, di Giambattista Bassi e di Angelo Torchi, il Fondo antico librario con circa 8.000 volumi, nonché tutte le sezioni della Biblioteca Comunale.
MUSEO DELLA FRUTTICOLTURA ADOLFO BONVICINI
Viale Amendola, 40 – Ingresso gratuito Info tel. 0545 985831; e-mail cultura@comune massalombarda.ra.it
Inaugurato nel 1983, è collocato in una casa colonica ristrutturata conosciuta come Cà Rossa. È il Centro di documentazione sulla storia dell’agricoltura e della frutticoltura della Bassa Ravennate.
Il Museo è intitolato al massese Adolfo Bonvicini, pioniere di fama nazionale che ebbe il merito di introdurre, per primo in Italia, l’impresa ortofrutticola. Si sviluppa su due sezioni: la prima, di carattere etnografico, introduce il visitatore nella cultura materiale della civiltà contadina e delle sue condizioni di vita, la seconda, di carattere documentaristico-espositivo, ricostruisce la storia della “rivoluzione” agricola iniziata a Massa Lombarda tra ‘800 e ‘900.
Attualmente incorporato nel recente sviluppo urbanistico di Massa Lombarda, il suo spazio cortilizio è utilizzato anche per ospitare le manifestazioni culturali estive.
SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DELLA CONSOLAZIONE
Via Cimitero
Uscendo dal centro storico di circa un chilometro, in direzione Sant’Agata sul Santerno, immerso fra i campi di peschi, si trova uno dei luoghi di culto più antichi di Massa Lombarda: il neoclassico Santuario della Beata
Vergine della Consolazione. Costruito tra il 1749 e il 1813 e collegato ad uno dei cimiteri monumentali meglio conservati della regione, si propone al visitatore contemporaneo con tutta la sua carica suggestiva, offrendo un colpo d’occhio di grande intensità.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL TREBEGHINO
Via Trebeghino – Tel. 0545 81897
Sempre circondata dai frutteti, a pochi chilometri dal centro, si incontra questa piccola chiesetta di campagna, detta dell’Oppio, probabilmente eretta nel XV secolo, che è stata di recente oggetto di un restauro conservativo. La sua storia è legata ad una leggenda popolare secondo cui un contadino, arando
il proprio campo, si trovò ad inciampare nella piccola immagine di Madonna con il Bambino, la raccolse, la pulì con cura e la appoggiò sopra un grosso albero di oppio (acero campestre) che si trovava proprio sul crocevia dove oggi sorge la chiesetta. La leggenda narra che il contadino al suo ritorno trovò il campo miracolosamente arato. L’edificio presenta una struttura semplice ad aula, con volta nel presbiterio e capriate a vista nella parte restante.
EVENTI PRINCIPALI
Le date degli eventi possono subire variazioni. Per informazioni visitare il sito www.romagnadeste.it
2a METÀ di GENNAIO - San Pêval di Segn - Festa patronale tradizionale: mostre, iniziative culturali, manifestazioni sportive e la Sagra del Sabadone
FEBBRAIO / APRILE - All’Improvvisa in Spazi Insoliti Festival dell’arte della commedia all’italiana
MARZO / APRILE - Crossroads - Festival internazionale di musica jazz
APRILE - MassaSonora - Meeting nazionale della musica improvvisata di ricerca
GIUGNO / SETTEMBRE - Massa Estate - Oltre 60 appuntamenti, tra cui gli spettacoli in piazza, il cinema sotto le stelle, le feste mercato
METÀ LUGLIO - Riot Fest - Il festival dei giovani della Bassa Romagna: concerti e spettacoli con ospiti di rilevanza nazionale Info tel. 0545 985831 / 340 2555174 – www.riotfest.it
FINE AGOSTO / INIZIO SETTEMBRE - La Sagra delle Sfogline - Con sfida a colpi di mattarello per la miglior sfoglia Info tel. 0545 985890
SETTEMBRE - Festa della Ripresa Estense e Palio del Timone
NOVEMBRE - Rassegna Corale “Città di Massa Lombarda” Per la valorizzazione dei gruppi corali – Info tel. 0545 985831
Centro di comunicazione e ascolto URP e informazioni turistiche
Via Saffi, 2 – Orari: lunedì, mercoledì e venerdì, ore 09:00 – 13:00;
martedì e giovedì, ore 09:00 – 12:00 e 15:00 – 17:00;
sabato, ore 09:00 – 11:30
Tel. 0545 985890; fax 0545 985888
e-mail comunicazioneascolto@comune.massalombarda.ra.it
www.comune.massalombarda.ra.it
www.romagnadeste.it