Comune di Sant’Agata sul Santerno

Il Comune di Sant’Agata sul Santerno si trova a nord-ovest di Lugo, all’incrocio tra la strada provinciale San Vitale SP253R, che la collega a Ravenna, e la SP13 denominata via Bastia.

L’esistenza di Sant’Agata è strettamente legata al suo fiume, il Santerno, importante via di comunicazione fra Spina
e l’Etruria, fin dall’epoca preromana. Per la sua posizione strategica, già poco dopo il Mille, qui sorgeva un importante
castello, le cui ultime vestigia costituiscono l’attuale centro storico del paesino.

La storia del paese inizia intorno alla Pieve di Sancta Agatha, una delle più antiche della zona, risalente al 740. Durante
i secoli XII e XIII la Pieve fece parte ora della Diocesi di Faenza, ora di quella di Imola. Già poco dopo il Mille, Sant’Agata era dotata di un castello, da sempre conteso tra i vari signori della Romagna, di Ferrara e dallo Stato Pontificio per la sua posizione strategica vicino al fiume Santerno. Nel 1440 fu ceduta da Papa Eugenio IV, insieme ad altre terre, agli Este, la cui aquila compare ancora nel gonfalone del Comune.
Estintasi la Signoria, nel 1598 Sant’Agata fu inserita nella legazione di Ferrara. Seguirono la sottomissione all’esercito
napoleonico nel 1796, il ritorno sotto lo Stato Pontificio nel 1815 e, infine, i plebisciti del 1859 con l’annessione al Regno d’Italia. Quattro anni dopo, per Regio Decreto, il paese assunse l’attuale denominazione di Sant’Agata sul Santerno. Le due guerre mondiali portarono lutti e privazioni anche ai santagatesi.

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PIAZZA GARIBALDI
Un tempo, dove oggi si trova questa piazza, sorgeva il famoso castello eretto nei primi secoli dopo il Mille, secondo alcune fonti per volere del Barbarossa. Torre dell’Orologio Uno solo dei due torrioni d’accesso all’antico castello è sopravvissuto alle vicende della storia, trasformato nell’odierna Torre dell’Orologio. “La Porta”, come viene comunemente chiamata la Torre, appare anche sullo stemma del Comune ed è dotata di una campana conosciuta, fin dal 1487, come “la campana della ragione” poiché veniva utilizzata per chiamare a raccolta i cittadini.

CHIESA ARCIPRETALE S. AGATA
Il grande arco della Torre immette nel piazzale della Chiesa Arcipretale ricostruita, nel 1881, su disegno dell’architetto Pritelli, su una preesistente chiesa rinascimentale e, con i materiali di recupero, è stata costruita la sacrestia. Alla sommità della parete esterna, verso occidente, si trova il cornicione in cotto (del secolo XV – 1494) di stile rinascimentale che è quel che resta dell’antica facciata originale, forse progettata dal Bramantino. Strutturata a croce latina, la chiesa conserva al suo interno alcuni dipinti di artisti locali, tra cui opere del Tasselli di Lugo e di Orfeo Orfei di Massalombarda. Nel 1944 fu affrescata dal pittore massese Umberto Folli, che dipinse la volta del presbiterio con la raffigurazione dei quattro Evangelisti.

PALAZZO COMUNALE
A sinistra della Torre, sorge quello che oggi è il Palazzo Comunale e si presume facesse parte dell’antico castello, come appare dal catasto napoleonico del 1800. I suoi muri obliqui, a “scarpata” nella base, ne costituiscono un’ulteriore prova.

PALAZZO DEI CONTADINI
Via Roma, 12
Chiamato comunemente Cà di cuntaden, è una casa colonica degli inizi del Novecento, recentemente restaurata e utilizzata come centro culturale.

VILLA PATRONALE (SAN VITALE)
Via San Vitale, 53
Edificata alla fine dell’Ottocento sulla struttura di una casa colonica del 1700, appartenne allo studioso Gregorio Ricci Curbastro di Lugo, matematico di fama internazionale.