Consorzio Vini di Romagna

Il Consorzio Vini di Romagna opera da sempre per sostenere la qualità dei vini romagnoli, l’equilibrio dei prezzi e la promozione del prodotto e del suo territorio

Il Consorzio Vini di Romagna è nato nel 1962 quando a Faenza attorno ad un tavolo si ritrovarono i difensori più agguerriti dei vini romagnoli, tra i quali il sindaco Elio Assirelli ed il segretario comunale Alteo Dolcini, che delinearono struttura e compiti di un “Consorzio per la difesa dei vini tipici romagnoli”; organismo che nell’ottobre dello stesso anno venne costituito legalmente per assumere dopo poche settimane la denominazione Ente Tutela Vini di Romagna. Era nato un consorzio fra i produttori di uva, cantine, aziende vinicole, per indirizzare, regolamentare e qualificare la produzione del vino in Romagna.

Confermando le contraddizioni e l’originalità tipiche del pensiero e del carattere dei romagnoli, venne scelto come marchio l’immagine del Passatore, brigante ed avventuriero che nella metà dell’800 scorazzava per le terre di Romagna, ed ancora oggi questa effige contraddistingue le bottiglie delle aziende vitivinicole associate al Consorzio.

Da allora il Consorzio ha sviluppato la propria attività allargando il numero dei viticoltori e delle cantine associate, rendendosi protagonista della crescita enologica della Romagna che ha raggiunto in questi ultimi anni livelli di eccellenza qualitativa.

E proprio la qualità dei vini, l’equilibrio dei prezzi, la promozione del prodotto e del territorio sono da sempre gli obiettivi più importanti per il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, coadiuvato in queste attività da una Commissione tecnica e da una Commissione di valorizzazione e promozione. Intensa anche l’attività di verifica sulla produzione, nel vigneto, in cantina e sul prodotto imbottigliato.

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